Le recensioni di Tea

Romanzo candidato al premio Strega, scorrevole e scritto abbastanza bene. La protagonista ha capelli rossi fiammeggianti, nel paese la chiamano "la figlia della rossa". Ogni paese decide chi sei e i nomignoli che devono attriburti. Tra l'amicizia con Carlotta, poi Agata, Iris, Elena, si susseguono varie vicende, in un finale che non è molto all'altezza del libro. La cosa carina è che non si scopre il nome della protagonista se non alle ultime pagine.  Bello.

Questo libro è geniale, scritto benissimo, non capisci nulla se non arrivi alla fine e, anzi, forse rimarrà comunque il dubbio su chi sia morto veramente. Gli do' 4 stelle su 5 solo perché è troppo complesso, almeno per me.  Ma rimane un bel libro da leggere.

Nato da genitori sordomuti e poveri, Pino ci regala ancora una volta la sua storia.  Un libro meraviglioso che tutti gli adulti dovrebbero leggere, perché con l'urgenza di raccontarsi, di scrivere, Pino ci insegna che i bambini non devono essere toccati, non bisogna togliere loro "il sorriso, l'abbraccio, l'attenzione, il bene, e domani sicuramente avremo alberi dritti e adulti migliori". Grazie Pino. La tua esperienza, con la tua scrittura, ancora una volta ci insegnano cose preziose. 

Un intero paesello che si racconta dall'aldilà, bell'idea! "La lingua è magari un membro indisciplinato, ma il silenzio avvelena l'anima." "Questo è il dolore della vita: che si può essere felici solo in due; e i nostri cuori rispondono a stelle che non voglion saperne di noi." "Si dovrebbe essere morte del tutto, quando si è morte a metà - e non fingere la vita, non truffare l'amore." "Di primavera vagabondavo per la campagna per avere la sensazione, che talvolta perdevo, che non ero un essere staccato dalla terra. Solevo perdermi come in un sonno, disteso con gli occhi socchiusi nei boschi." "(...)Quando hai capito queste cose, pensa a me e al mio sentiero, che conduceva qui e sapeva che nè uomo nè donna, nè fatica nè dovere, oro o potenza può alleviare le brame dell'anima, la solitudine dell'anima!" 

Emanuele Gentili celebra l'amore in ogni poesia di questo libro. Lo contraddistingue la delicatezza, a volte sembrava come se ad aver scritto fosse stata una donna.  "L'amore è quando non ci sei perché, credimi, con te accanto si chiama vivere".

Cosa accadrebbe se un giorno, quando scopri di stare per morire, si presentasse a casa tua il Diavolo che ti offre un giorno in più di vita, se in cambio tu facessi scomparire qualcosa dal mondo? Un libro commovente, che insegna l'importanza di ogni cosa che esiste al mondo, perché se esiste... Un motivo ci sarà.  Bello! Mi è piaciuto molto. "... la famiglia non è qualcosa che esiste a priori, la famiglia è qualcosa che si crea." pag. 146 "Le persone possono scegliere di essere felici o essere infelici. Dipende dalla prospettiva con cui osservano le cose." pag. 159